Confagricoltura: non crepi il lupo, ma nemmeno l’agnello

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Gli attacchi dei lupi, o altri animali “predatori”, agli allevamenti locali, principalmente di ovi-caprini, stanno assumendo dimensioni preoccupanti.

Con sempre più frequenza, infatti, nel Gargano e nei Monti Dauni, si verificano casi di animali sbranati, quasi certamente da lupi che stanno popolando, sempre più, queste zone.

È sicuramente arrivato il momento di una riflessione puntuale sul tema – sottolinea il Presidente di Confagricoltura Foggia, Filippo Schiavone – eventualmente affrontandolo ai più alti livelli istituzionali, in un’ottica che salvaguardi sia il giusto spazio da “concedere” ai predatori, sia gli animali predati e sia, soprattutto, gli allevatori per il danno economico che subiscono che prevarica qualsiasi forma di indennizzo.

La pastorizia, già fortemente penalizzata dalle flessioni dei prezzi di mercato causate dal COVID-19, non può continuare ad essere ulteriormente danneggiata dalle scorribande incontrollate di animali giustamente tutelati.

Insomma, va bene che non “crepi il lupo” ma nemmeno che “crepi l’agnello”.