Messaggio di Mons. Pelvi per l’inizio dell’anno scolastico

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Carissimi studenti,

invio questo messaggio augurale dopo aver incontrato tanti di voi nel corso della visita pastorale, interrotta temporaneamente a motivo dell’epidemia da Covid-19.

Abbiamo vissuto del tempo insieme, nel dialogo e nella condivisione di esperienze meravigliose, nella consapevolezza delle difficoltà e delle gioie presenti in ogni scuola.

Conservo nel cuore la luminosità del vostro sguardo e la gioia per un futuro bello che vi attende. Per questo desidero inviarvi parole di amicizia e incoraggiamento all’inizio del nuovo anno scolastico, anche perché, appena possibile, proseguirà il cammino iniziato, recandomi in quegli Istituti scolastici che non ho ancora visitato.

Certo, tornare in classe dopo tante settimane di lock-down significa aver acquisito interiormente scoperte fatte su voi stessi e sugli altri, sogni messi nel cassetto, desideri coltivati. Tante riflessioni sulla direzione da dare alla vostra vita…

Vivete, quindi, l’esperienza della scuola come quella di una grande comunità, in cui tutti possono e devono dare il proprio contributo di sapienza e umanità.

Se vi facessi la domanda: “perché andate a scuola?” Cosa mi rispondereste? Probabilmente ci sarebbero molte risposte, secondo la sensibilità di ciascuno. Ma penso che si potrebbe riassumere il tutto dicendo che la scuola è uno degli ambienti educativi in cui si cresce per avere grandezza d’animo, grandi ideali e saper compiere bene le cose di ogni giorno, tutte le azioni quotidiane, gli impegni, gli incontri con le persone; fare le cose piccole di ogni giorno con un animo aperto a Dio e agli altri.

Siate persone libere. Forse si pensa che la libertà sia fare tutto ciò che si vuole, oppure avventurarsi in esperienze-limite per vincere la noia. Questa non è libertà. Libertà vuol dire saper riflettere su quello che facciamo, valutare ciò che è bene e ciò che è male e scegliere sempre il bene.

E poi, riservate un’attenzione particolare nel promuovere una creatività giovanile nei campi della scienza e dell’ambiente, dell’arte e della poesia, della musica e dello sport, del digitale e dei media. Scoprirete, così, tanti talenti da mettere poi a disposizione del bene di tutti. Coltiverete, così, la bellezza del vostro volto e darete luce a chi è triste. Rispettate sempre l’altro, ringraziando Dio per le cose meravigliose che ci dona, soprattutto per la Sua presenza quotidiana accanto a noi.

Vi saluto con amicizia e fraterno affetto.

A presto vederci!

† Vincenzo Pelvi
Arcivescovo