Il commento del Sindaco Landella sull’accordo di programma di cessione di 32 alloggi da destinare all’emergenza abitativa da parte di due società

245

“Dopo aver stipulato un Accordo di programma, discusso e approvato in Consiglio delibere per trovare una soluzione condivisa, le due società che avevano garantito un contratto per la locazione di 32 alloggi e 32 box per 12 anni ad un canone calmierato di 300 euro mensili da destinare all’emergenza abitativa, come da delibere consiliari 175/2018 e 102/2020, si sono inspiegabilmente tirate indietro.

Un repentino ripensamento che crea ulteriori disagio alle 32 famiglie destinatarie degli alloggi in questione, ma anche all’Amministrazione comunale, perché mette a rischio i finanziamenti pubblici già deliberati in favore dell’ente per i lavori di messa in sicurezza dei locali dell’ex distretto militare e di via Catalano, dove da tanti anni risiedono alcune delle famiglie che avrebbero dovuto beneficiare di quell’intervento, unitamente a quelle residenti nella III traversa di via San Severo.

Si tratta di un atteggiamento ostile e apparentemente inspiegabile da parte delle due società che negli ultimi anni hanno operato nel territorio comunale nel settore immobiliare con significative cubature in varianti urbanistiche, facendo leva sull’interesse pubblico dell’emergenza abitativa. Per evitare di realizzare nuovi alloggi, le società hanno chiesto ed ottenuto di consegnare immobili già realizzati in vari fabbricati. L’Amministrazione ha rivisto la propria posizione, annullando un emendamento contenuto nella delibera 175/2018, accettando di contrattualizzare gli aventi diritto, attraverso la delibera 102/2020, per la consegna degli alloggi.

Tutto lasciava presagire nel buon esito della trattativa. Ma da un paio di settimane non abbiamo avuto più notizie delle due società che a questo punto verranno citate in giudizio. Un epilogo inaspettato che infrange il sogno di 32 famiglie foggiane di poter avere un alloggio in breve tempo e acuendo l’atavica emergenza abitativa che caratterizza la città da troppi anni”.