Il Marconi vola in Europa con il progetto Erasmus+ KA2 STEAMlink

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Didattica a distanza e stop ai viaggi di istruzione; ma l’Erasmus resiste, e sfida le restrizioni della pandemia annullando le distanze tra gli studenti di paesi diversi. Proseguono in modalità agile, infatti, le attività del progetto europeo Erasmus+ KA2 STEAMlink  per la mobilità degli allievi del Liceo scientifico Marconi.

Il progetto, sviluppato in collaborazione con il Colegio Jabi (Spagna) e il 6th Lykejo Gymnasio Larissas (Grecia), è un’importante occasione formativa che la  scuola intende offrire agli alunni per favorirela scelta dei percorsi universitari tecnici e scientifici, richiesti dal mercato del lavoro, con particolare riguardo al contrasto degli stereotipi di genere. S.T.E.M. è l’acronimo inglese riferito alle discipline scientifiche Science, Technology, Engineering, Mathematics. All’acronimo è stata aggiunta la A di Arts, per indicare il passaggio  da STEM a STEAM, nell’ottica di un approccio interdisciplinare, laboratoriale e creativo. Erasmus+ KA2 ha una durata di tre anni ed è rivolto agli alunni dai 15 ai 17 anni. I percorsi di apprendimento STEAM saranno realizzati in maniera collaborativa mediante la piattaforma e-Twinning e altri social media.

I ragazzi del Marconi hanno già avuto la possibilità di incontrare i loro coetanei spagnoli e greci nel corso di 2 incontri online realizzati il 24 febbraio ed il 3 marzo. Gli studenti degli Istituti impegnati nel progetto hanno avuto l’opportunità di conoscersi e avviare un primo scambio di esperienze, relative al difficile periodo della pandemia.

Dopo le attività preparatorie svolte nelle classi  prime, seconde e terze coinvolte nel progetto, e realizzate attraverso di tecniche mutuate dal teatro dell’oppresso, i ragazzi del Marconi ed i loro coetanei europei hanno avuto modo di mettere a confronto le loro esperienze nell’ambito della DAD, nonché di comunicare le sensazioni vissute in rapporto alla condizione di distanziamento sociale, dovute alle restrizioni adottate in misura diversa dai Paesi delle scuole partner. Sono emersi vissuti comuni di disagio psicologico, ma anche diversità nell’impatto che le politiche di gestione dell’emergenza sanitaria hanno avuto sui sistemi scolastici dei Paesi degli istituti partner.

“A giudicare dai feedback degli allievi e dall’entusiasmo da essi mostrato nella partecipazione, – afferma la prof.ssa Anna Lepore, referente del progetto insieme alla prof.ssa Sara Giornetti – le esperienze realizzate lasceranno sicuramente una traccia importante, per il prosieguo delle attività programmate, in direzione dello sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva in chiave europea”.

“Siamo tutti preoccupati per i nostri ragazzi che, chiusi in casa, non riescono più ad avere relazioni con i loro pari. Per questo – evidenzia la dirigente scolastica del liceo Marconi, prof.ssa Piera Fattibene – riteniamo che l’Erasmus sia un’occasione di assoluta importanza per far uscire gli studenti dall’isolamento  e favorire confronti con i loro coetanei a livello europeo”.

Gli sfondi dei loro collegamenti on line sono diversi, come diversa è la lingua, ma il loro sguardo li accomuna: un po’ triste sì, ma con tanta voglia di ripartire e di andare lontano.