Ataf replica alla nota della Filt – Cgil: soffre forse di amnesia?

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È con puntualità che ATAF SpA, nell’interesse dei lavoratori e del servizio prestato, risponde alla nota stampa della Filt-Cgil, in merito alle questioni sollevate.

L’interlocuzione con la citata sigla sindacale è ormai quotidiana, dopo mesi di silenzio in cui, a quanto pare, si condividevano le scelte aziendali oggi criticate”: commenta il CdA, il cui Presidente è stato nominato solo lo scorso 3 maggio

            In merito alla climatizzazione nella “palazzina movimento”, che dal 2019 ospita la totalità degli uffici amministrativi, l’impianto di climatizzazione centralizzato (comunque datato, risalente a fine anni ’90) non era funzionante dal 2013 e a giugno 2020, dopo 7 anni, si è reso necessario un intervento in tal senso, per cui non non risponde al vero quanto dichiarato dalla sigla sindacale.

            Per quanto riguarda, poi, l’acquisto dei 29 bus dalla Trentino Trasporti, Ataf ha da sempre avuto problemi finanziari (che ha parzialmente attenuato con la sottoscrizione del Piano di Ristrutturazione del Debito) e, in tale situazione, ha cercato di acquisire ottimi mezzi usati, nell’impossibilità di attingere alle notevoli risorse occorrenti sul mercato del nuovo. Altrimenti l’azienda oggi non sarebbe stata in grado di garantire alla città il completo svolgimento del servizio di TPL, situazione comune a tutte le aziende del settore.

            Tra l’altro, la stessa FILT-CGIL a gennaio lamentava il mancato arrivo delle “trentine”, sostenendo “che ben 29 mezzi già acquistati dal CDA di ATAF sarebbero stati utilissimi a risolvere la maggior parte dei nostri problemi”. Come inoltre ben noto, l’Azienda riceverà a partire dal mese di luglio 17 mezzi nuovi grazie al bando regionale “Smart Go City”.

            Gli attuali mezzi in dotazione non dispongono di climatizzazione a bordo, è vero ma, nel settore del trasporto, l’autobus non può considerarsi “luogo di lavoro”, come specificato, da ultimo, all’art. 62 del D.Lgs. 81/2008. E questo una sigla sindacale dovrebbe saperlo.

            Non saranno forse queste offese ingiustificate e attacchi ed azioni strumentali ai propri fini di visibilità? “Ciò che il CdA si augura – conclude l’Azienda – è un maggiore senso di responsabilità e l’invito ad una fattiva collaborazione con l’Azienda per risolvere i reali problemi che questa si trova ad affrontare, tra i quali le attuali difficoltà economiche, dovute principalmente all’epidemia Covid”.