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Aumenti vertiginosi dei costi per l’urea concime, i mangimi, l’energia elettrica e il gasolio. Cia Capitanata: “Intervenga l’Antitrust”

“Speculazione sui prezzi, intervenga immediatamente l’Antitrust”.Lo chiede CIA Agricoltori Italiani della Capitanata alla luce dell’escalation inarrestabile dei prezzi: dalla luce al gasolio, dai mangimi all’urea concime. Quest’ultimo è un fertilizzante largamente utilizzato in agricoltura per la nutrizione del terreno che, con l’urea, non modifica lesue proprietà chimico fisiche, ma si arricchisce di azoto.

“La particolare situazione economica globale – spiega Michele Ferrandino, presidente CIA Capitanata – non sta risparmiando il settore in cui si registrano aumenti spropositati dei costi. Sarà difficile correre ai ripari a causa delle poche scorte di prodotti e materie prime.

Alcuni concimi di largo consumo, destinati a essere utilizzati anche come materie prime, sono importati in Italia che, in alcuni casi, dipende totalmente dai Paesi esteri, principalmente via mare. Così i costi di trasporto marittimo trascinano in alto tutti i prezzi”.

Questa situazione appesantisce il canale distributivo che si vede costretto a dipendere dai cambi delle valute monetarie e dalle scelte dei produttori mondiali con gravi ripercussioni economiche a livello europeo.

“Per questo CIA Agricoltori Italiani della Puglia – chiosa Raffaele Carrabba, presidente regionale – chiede l’intervento dell’Antitrust che, al fine di tutelare la concorrenza, oltre a disporre di poteri di indagine, di diffida e di sanzione, è chiamata a vigilare sulle intese restrittive della concorrenza, sugli abusi di posizione dominante e sulle operazioni di concentrazione.

Dopo lo stop dovuto alla pandemia, si è verificata una vera e propria impennata dei costi energetici, della plastica, un aumento considerevole dei prezzi per i trasporti, una difficoltà crescente per reperire manodopera”.

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