Spesa farmaceutica convenzionata: la ASL Foggia si conferma l’Azienda Sanitaria Locale pugliese più virtuosa

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La forte sinergia sviluppatasi negli ultimi anni in Capitanata tra la ASL Foggia, i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta continua a produrre i suoi frutti anche in tema di contenimento della “spesa farmaceutica convenzionata”.

Lo dimostrano gli ultimi dati del monitoraggio effettuato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) su scala regionale e quelli interni alla regione Puglia, suddivisi per Aziende Sanitarie Locali.

Anche quest’anno, infatti, la ASL Foggia si conferma l’Azienda Sanitaria Locale pugliese più virtuosa in tema di “spesa farmaceutica convenzionata”, relativa, cioè, ai farmaci prescritti ai cittadini dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta.

Per norma, ad ogni Regione, per questa tipologia di spesa, è stabilito un tetto preciso che, dal 2020, è pari al 7% del valore complessivo del Fondo Sanitario Regionale assegnato ad ogni Azienda Sanitaria Locale in base al numero di assistiti in carico.

Da gennaio ad agosto, la ASL Foggia ha contenuto la spesa di circa 700.000 euro rispetto al tetto assegnatole dalla Regione. Si prevede, pertanto, che l’anno si chiuderà con un contenimento di oltre 1 milione di euro. In pratica, per la ASL Foggia, la proiezione annua dello scostamento dal tetto massimo è pari a -1,26%.

Un risultato di pregio – dichiara il Direttore Generale della ASL Foggia Vito Piazzolla – non solo su scala regionale ma anche nazionale, possibile grazie all’azione che da anni la Direzione Generale, il Servizio Farmaceutico, i Distretti Socio Sanitari e i Medici di Medicina Generale stanno portando avanti con costanza, perseveranza, senso di squadra e di appartenenza.

Una azione continua, sviluppatasi attraverso incontri dedicati, verifiche, corsi di formazione e audit con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta ai quali va riconosciuto il merito di una sempre maggiore “appropriatezza” nella prescrizione dei farmaci più adatti e opportuni alle necessità del paziente.

Appropriatezza prescrittiva, a cui si aggiunge anche una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini nell’utilizzo degli stessi farmaci, assunti in modo sempre più aderente alle raccomandazioni del medico.

Il risultato raggiunto – conclude Piazzolla – ci conferma che questa è la strada giusta da seguire anche per abbattere l’altro capitolo di spesa farmaceutica, che è quella per gli acquisti diretti, cioè i farmaci acquistati dalle ASL e consegnati direttamente ai cittadini”.