Mafia Foggia: Rossi, emergenza nazionale come ‘Ndrangheta

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Procuratore Bari, ‘figli boss in Atenei top per estendere affari’

BARI, 02 FEB – “Qui c’è un’emergenza nazionale perché è una criminalità organizzata molto simile alla ‘Ndrangheta che è molto pericolosa perché da una parte ha la violenza della mafia rurale e dall’altra ha l'”intelligenza” della mafia degli affari”.

Lo ha detto Roberto Rossi, procuratore capo di Bari, intervistato per lo speciale ‘Studio Aperto Mag’ che sarà in onda questa sera alle 19 su Italia Uno, parlando della mafia foggiana, territorio di competenza della Dda di Bari.

Il procuratore, rispondendo a domanda esplicita sulla esistenza di rapporti tra mafia foggiana e ‘Ndrangheta ha detto “abbiamo qualche evidenza. Per la droga lavorano con gli albanesi e attraverso di loro hanno rapporti con la Colombia per la cocaina. Il rapporto forte è con gli albanesi”.

Il procuratore ha poi parlato degli interessi della mafia foggiana anche nel Nord Italia. “Alcuni figli di boss – ha spiegato – hanno studiato a Milano, voglio dire anche a Università di pregio, quindi è significativo purtroppo non tanto del segnale di voler rompere con la propria famiglia, al contrario, si vanno a formare nei contesti sociali dove circola la ricchezza e i redditi sono più alti”. Secondo Rossi “le vere avversarie della criminalità organizzata foggiana sono le donne. Cioè, tra le prime che hanno cominciato a reagire sono state loro. C’è un caso anche abbastanza famoso – ha ricordato il procuratore – di una mamma di 4 figli, diciamo di boss, che ha deciso di collaborare per eliminare questo rapporto tra figli e genitori e padre, nel timore che poi alla fine finissero nelle tipiche faide”. E poi c’è “il ruolo delle vedove delle vittime” che hanno “un ruolo importante nella coscienza sociale del foggiano, quindi le donne le ho viste protagoniste della reazione”. (ANSA).