Provincia ed Invitalia presso l’‘Altamura-Da Vinci’ di via Imperiale per presentare la misura “Resto al Sud”

Sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e professionali, offrendo ai giovani della Capitanata la possibilità di costruire il proprio futuro rimanendo nella loro terra. È il senso dell’evento, organizzato dalla Provincia di Foggia in collaborazione con Invitalia e con la partecipazione della Banca di Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo, previsto per il prossimo giovedì 9 giugno, a partire dalle 17.30 presso la Biblioteca dell’ITT ‘Altamura-Da Vinci’ di Foggia in via Imperiale, per promuovere e far conoscere i contenuti della misura ‘Resto al Sud’. 
“Si tratta di un’iniziativa, aperta a tutti i cittadini del nostro territorio, finalizzata a costruire opportunità occupazionali – spiega il presidente della Provincia, Nicola Gatta –. I fondi disponibili con la misura ‘Resto al Sud’ ammontano ad 1 miliardo 250 milioni di euro, attraverso cui trasformare in realtà idee, progetti ed aspirazioni delle giovani generazioni, permettendo loro di mettersi in gioco e provando ad arginare il triste fenomeno dell’emigrazione per ragioni di lavoro”. Al 1 maggio 2022, attraverso la misura ‘Resto al Sud’, sono state 11.695 le iniziative finanziate, per un totale di 426,3 milioni di euro di agevolazioni concesse e 42.794 posti di lavoro creati. 
“Abbiamo scelto di organizzare questo evento presso l’Istituto ‘Altamura-Da Vinci’ di via Imperiale a Foggia, in un quartiere ‘difficile’ come il ‘CEP’, perché intendiamo assegnare alla manifestazione anche un forte valore simbolico sul fronte della legalità, puntando a raggiungere ragazzi e famiglie che spesso vivono una condizione di difficoltà e che non conoscono le opportunità offerte dagli incentivi pubblici – sottolinea Nicola Gatta –. La costruzione di una prospettiva occupazionale è infatti il primo e più efficace antidoto contro il disagio sociale, che troppo spesso è la condizione utilizzata dalla criminalità organizzata e dalle mafie per cercare di ‘arruolare’ come ‘manovalanza’ i più giovani”.
L’evento di giovedì 9 giugno sarà introdotto dai saluti del presidente della Provincia di Foggia, Nicola Gatta, del Dirigente Scolastico dell’ITT ‘Altamura Da Vinci’, Pasquale Palmisano, e del presidente del CdA della Banca di Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo, Giuseppe Palladino. L’iniziativa proseguirà poi con gli interventi tecnici del dottor Giuseppe Glorioso, in rappresentanza di Invitalia, e con la testimonianza di Mirko Esposito, imprenditore di Lucera che proprio attraverso la misura ‘Resto al Sud’ ha fondato il suo ristorante ‘Coquus’. Al Direttore Generale della Banca di Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo, Roberto Torre, sarà invece affidata la descrizione delle modalità di accesso al credito per i beneficiari della misura. 
L’evento terminerà poi con i colloqui ‘one-to-one’ che gli esperti di Invitalia avranno con tutti coloro i quali vorranno ricevere informazioni e dettagli per avere accesso ai fondi messi a disposizione. 


Di seguito una scheda delle caratteristiche della misura “Resto al Sud”.


Cos’è “Resto al Sud”
“Resto al Sud” sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali:
•    in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia
•    nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria)
•    nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord
L’incentivo è destinato a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni.

I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro.
Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie: le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.
 
Cosa finanzia
Sono finanziabili:
•    attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
•    fornitura di servizi alle imprese e alle persone
•    turismo
•    commercio
•    attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria)
Sono escluse le attività agricole.
“Resto al Sud” copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.

Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.
A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto:
•    15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale
•    fino a un massimo di 40.000 euro per le società
Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi.
 
Spese ammissibili
Possono essere finanziate le seguenti spese:
•    ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa)
•    macchinari, impianti e attrezzature nuovi
•    programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione
•    spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa
Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente.
 
Come funzionano le agevolazioni
Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili e sono così composte:
•    50% di contributo a fondo perduto
•    50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.

A chi è rivolto
 
Le agevolazioni sono rivolte agli under 56* che:
•    al momento della presentazione della domanda sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o nei 116 Comuni compresi nell’area del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria), nelle isole minori marine del Centro-Nord, nonché in quelle lagunari e lacustri (guarda l’elenco delle isole)
oppure
trasferiscono la residenza nelle suddette aree entro 60 giorni (120 se residenti all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria
•    non sono già titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017
•    non hanno ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio
•    non hanno un lavoro a tempo indeterminato e si impegnano a non averlo per tutta la durata del finanziamento
L’incentivo si rivolge a:
•    imprese costituite dopo il 21/06/2017
•    imprese costituende (la costituzione deve avvenire entro 60 giorni – o 120 giorni in caso di residenza all’estero – dall’esito positivo dell’istruttoria)
 
Fermo restando quanto sopra elencato, possono inoltre chiedere i finanziamenti:
•    i liberi professionisti (in forma societaria o individuale) che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta (codice Ateco non identico fino alla terza cifra di classificazione delle attività economiche).