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Giovedì 6 ottobre, Daniela Marcone presenta “Storia di Franco” di Maria Marcone, in Biblioteca

“Non possiamo modificare il finale della storia di Franco, ma consapevoli di quanto gli è successo e della solitudine in cui ha vissuto il suo impegno, abbiamo la possibilità, nel presente, di essere comunità capace di accompagnare coloro che, tra mille paure ed incertezze, scelgono di denunciare il grande come il piccolo malaffare.” Così Paolo e Daniela Marcone nella postfazione a Storia di Franco (edizioni la meridiana, 2022), il libro di Maria Marcone dedicato al fratello Francesco, direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia assassinato il 31 marzo del 1995. Giovedì 6 ottobre, ore 17, nella Sala Narrativa della Biblioteca di Foggia, Daniela Marcone presenta questa preziosissima riedizione di uno dei libri cardine della narrativa pugliese, così come sottolineato dal vincitore del Premio Strega Mario Desiati nella sua prefazione. Previsti gli interventi della direttrice della casa editrice, Elvira Zaccagnino, e della docente dell’Università di Foggia, Rossella Palmieri. A conversare con Daniela Marcone saranno Gabriella Berardi, direttrice de “La Magna Capitana”, e Federica Bianchi di Libera Foggia. L’appuntamento rientra in Fuori gli Autori, a cura di Ubik e Biblioteca. Per l’occasione, nella Sala Narrativa intitolata ad Arturo Marcone (padre di Maria e fondatore della Biblioteca foggiana), sarà esposto un suo ritratto realizzato nel 1958 proprio dall’autrice al centro dell’iniziativa.

Storia di Franco (la meridiana, 2022). Maria Marcone è nella spina dorsale della narrativa pugliese. “Storia di Franco”, pubblicato originariamente nel 1998, è il testo dedicato a suo fratello, Francesco Marcone, ucciso la sera del 31 marzo 1995 a Foggia dalla criminalità organizzata. Non si tratta di un racconto dell’omicidio ma di un romanzo di formazione tra infanzia e adolescenza, in cui ritrovare le radici della tenacia e del coraggio che hanno poi condotto Franco ad affrontare le scelte complesse della cui portata siamo stati consapevoli solo dopo la sua morte. Gli anni in cui la vicenda del romanzo si snoda sono quelli della Seconda Guerra Mondiale, anni che Maria Marcone ha vissuto da protagonista di quei giorni in cui il bombardamento di Foggia distrusse la città e costrinse la sua famiglia a vivere l’esperienza di essere profughi in fuga dalla guerra. Una testimonianza unica e preziosa per ricostruire un pezzo di storia della Puglia e della Capitanata, di una città che, da allora, ancora fatica a ritrovare il senso dell’essere e del farsi comunità. E una storia familiare, intima, in grado di mostrare al lettore, e in particolare ai giovani lettori a cui il romanzo originariamente si rivolge, l’umanità di una persona molto amata costretta a diventare eroe in una terra, la Puglia, che, tra sole e mare, a volte rivela un’anima oscura. Prefazione a cura di Mario Desiati.

Maria Marcone (1931-2014). Primogenita di quattro figli, è nata a Foggia e, appena adolescente, è rimasta orfana del padre Arturo, fondatore della Biblioteca provinciale di Foggia. Tra le opere spiccano La casa delle donne (Palomar, 1983), da cui, nel 2003, è stato tratto l’omonimo film e Analisi in famiglia (Feltrinelli, 1977), dal quale è stato realizzato uno sceneggiato televisivo. Artista poliedrica, alternava alla scrittura la pittura e la poesia. Molte sue opere sono state tradotte all’estero.

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