Con Maurizio Mattioli si è chiusa con successo la prima parte della Stagione Suoni del Sud. Altri 9 eventi da ottobre

“È partita con un inizio scoppiettante ed è proseguita regalandoci tante soddisfazioni”.  È felice Gianni Cuciniello, responsabile dell’Associazione Suoni del Sud, sotto la cui egida è nata l’Istituzione concertistica orchestrale foggiana, nel tracciare un bilancio della stagione in corso, che ha registrato diversi sold out e molto apprezzamento da parte del pubblico del Teatro Giordano.

La Seconda Stagione della Ico “Suoni del Sud” chiude infatti la sua prima parte per riprendere ad ottobre con altri nove appuntamenti originali e variegati, così come stato per i primi sette, alternando concerti di musica pop, elettronica, contemporanea e sinfonica alla lirica e alla danza. Tanti i grandi nomi che si sono già esibiti, tra cui: Benedetto Lupo, Silvia Mezzanotte, Luca Ranieri, l’Orchestra Sinfonica Abruzzese con direttore e solista Luigi Piovano.

Anche l’ultimo spettacolo, “Non escludo il ritorno”, un omaggio in musica e parole a Franco Califano a dieci anni dalla sua scomparsa, è stato un successo, con i biglietti andati esauriti in poco tempo e applausi a ripetizione da parte dei presenti.

Venerdì sera Maurizio Mattioli ha proposto un intenso e vivido ritratto dell’amico cantautore e poeta, attraverso aneddoti, monologhi e le canzoni di Califano. Al suo fianco ad interpretare i celebri brani c’erano Alberto Laurenti, storico arrangiatore del cantautore romano, e  Nadia Natali. A firmare la regia Fabio Di Credico.

“Con questo spettacolo noi ci facciamo conduttori di una piccola parte della produzione di Franco – ha raccontato Mattioli – sperando di riuscire nel nostro intento: riportare alla luce le meraviglie della sua poesia, anche se, insospettabilmente, ci sono tanti giovani che conoscono alcune canzoni di Franco come ‘Minuetto’, ‘Tutto il resto è noia’ e altre. A chi non lo conosce gli direi: leggilo, ascoltalo! Magari ti interessa. Come succede spesso, uno si avvicina per fare esperienza e poi sceglie quella che più gli somiglia e credo che Franco abbia scritto tante cose che assomigliano alla vita di tutti, perché le ha prese dal basso, dalla strada”. 

L’accompagnamento musicale era della Ico Suoni del Sud diretta da Domenico de Biase, che ha curato anche gli arrangiamenti.

“Con l’orchestra abbiamo trovato subito l’amalgama – ha dichiarato l’attore – ed è il valore aggiunto di questo spettacolo. Il maestro de Biase è bravo davvero: ha vestito attorno agli arrangiamenti di Alberto Laurenti una prova d’orchestra straordinaria. Sul palco si vive una bella esperienza, perché sento attorno una musica in più, e sono andato in brodo di giuggiole. Spero di incontrare ancora questa orchestra perché mi ci sono trovato straordinariamente bene. Sono bravi, hanno davanti un futuro radioso”.

“Ringraziamo il pubblico che sta rispondendo in maniera affettuosa alla nostra proposta musicale e culturale – conclude Libera Granatiero, presidente di Suoni del Sud – e la grande soddisfazione è vedere che il teatro si riempie di giovani spettatori e questo per noi è un importante traguardo”.

La Seconda stagione concertistica è organizzata dall’Ico “Suoni del Sud” in collaborazione con il Teatro “Umberto Giordano” e il Conservatorio di musica Giordano, con il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Puglia e del Comune di Foggia. La direzione artistica è di Ettore Pellegrino, mentre il direttore stabile è Benedetto Montebello. Dopo la parentesi estiva, in cui sono comunque in programma alcuni concerti della Ico extra cartellone, si riprenderà al Giordano il 20 ottobre con l’appuntamento intitolato “I fiati all’Opera”, con due solisti di assoluto rilievo: Fabrizio Meloni, primo clarinetto del Teatro alla Scala e Francesco Di Rosa, primo oboe dell’Orchestra “Accademia di Santa Cecilia”.