A Foggia multa da 100 euro a clochard per bivacco, è polemica

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Sta facendo discutere e scatenando polemiche sui social la sanzione da 100 euro che la polizia locale ha inflitto ieri a Foggia a un senza fissa dimora rumeno colpevole – si legge nel verbale – “di stazionare ed occupare luoghi con condotte che costituiscono bivacco anche mediante il consumo di cibi e bevanda”.

La multa è stata elevata nei pressi di piazzale Vittorio Veneto e della stazione ferroviaria, dove molto spesso i clochard trovano riparo.

A diffondere la notizia sono stati i Fratelli della stazione, associazione che da anni opera nel mondo del volontariato; e Comunità politica per Foggia.

Stando a quanto ricostruito dalle associazioni, gli agenti della polizia locale avrebbero anche sequestrato alcune coperte con cui i clochard si proteggono dal freddo invernale. “Sono state sottratte dagli agenti della polizia locale quando sul posto non c’erano i senza dimora allontanatisi per qualche ora – ha sottolineato Claudio Di Martino degli Avvocati di strada e volontario dell’associazione Fratelli della stazione – ma si sa che vengono lasciate lì dai senza dimora che poi fanno ritorno per trascorrervi la notte. Si tratta di quattro coperte tante quanti i cittadini presenti abitualmente in quel tratto di strada”.

Il volontario sottolinea “l’assenza in città di servizi di prima accoglienza a bassa soglia a cui i cittadini senza dimora possano accedere in maniera meno rigida. Anche perchè a Foggia sono presenti 15 posti letto del pis (pronto intervento sociale) destinati a persone a rischio emarginazione ma con regole stringenti a cui fisiologicamente è quasi impossibile che i senza dimora aderiscano”.

“Come Comunità politica per Foggia – sottolineano dall’associazione – condanniamo fermamente quanto accaduto e chiediamo che l’amministrazione comunale spieghi alla cittadinanza i motivi per cui il prezioso lavoro degli appartenenti alla polizia locale venga impiegato per aggravare ancor di la vita di persone costrette a vivere in condizioni di indigenza”. (ANSA)